Ebbene, non giriamo oltre: il 2025 sarà un anno cruciale per gli abbonati con tariffa alta/bassa. RTE (il gestore della rete elettrica francese) ne aveva discusso, EDF e altri ci hanno lavorato… e basta, è convalidato. Le tue preziose ore non di punta, quelle che ti consentono di far funzionare una lavatrice senza preoccuparti della bolletta, cambieranno. E francamente non si tratta di piccoli aggiustamenti! Quindi mettiti comodo, decifichiamo tutto in modalità relax.
Perché un rimpasto delle ore non di punta?
Probabilmente lo hai sentito accadere: la transizione energetica è in corso (no, non è uno slogan politico nascosto, promessa). Con l’avvento delle energie rinnovabili, il panorama energetico sta cambiando. Solare, eolica, idraulica… Queste fonti di energia verde, per quanto fantastiche, non necessariamente producono quando ne abbiamo più bisogno. L’elettricità non può essere immagazzinata schioccando le dita. Quindi, per evitare tensioni sulla rete senza costruire un esercito di centrali elettriche aggiuntive, è stato necessario spostare le linee.

E spostare le code significa modificare questa famosa tariffazione per le fasce orarie di punta/bassa di punta per renderla uno strumento più utile di un semplice promemoria “non dimenticare di programmare la lavastoviglie prima di andare a letto”. L'idea? Incoraggiare i consumatori (tutti noi, in pratica) a consumare elettricità quando la produzione costa meno.
Ha senso, in definitiva. Se l’energia solare è al suo massimo durante il giorno, perché concentrarsi nelle ore non di punta tra le 22:00 e le 6:00? Ah, vedi dove stiamo andando! Ed è qui che tutto cambia bene.
Le nuove fasce orarie: cosa cambierà?
Attualmente, per molti abbonati, le ore non di punta rientrano in una fascia oraria classica, spesso notturna. Pratico per chi ama ascoltare il leggero ronzio dell'asciugatrice prima di andare a dormire, ma poco coerente con un utilizzo della rete distribuito nell'arco della giornata. A partire da febbraio 2025, questo concetto un po’ statico esplode per far posto a orari più diversificati.
Tieni presente che ogni fornitore avrà la libertà di adattare il proprio fuso orario in base alla propria base produttiva e alla regione in cui vivi (Buonasera Bretagna e i suoi venti entusiasti; ciao il Sud e i suoi raggi di gloria solare!). Gli intervalli possono quindi variare da un contratto all'altro, ma con una tendenza generale a comprendere periodi di calma diurna, spesso tra le 10:00 e le 16:00.
Riuscite ad immaginare il cambiamento nella progettazione dei dispositivi assetati di energia? La lavatrice nel bel mezzo della pausa pranzo è un po’ come il futuro che si sta dipingendo per noi. E personalmente, se serve per stabilizzare la rete e risparmiare qualche euro, compriamo.
Come puoi sfruttare senza problemi questi nuovi orari non di punta?
Sappiamo che l’idea di adattare le tue abitudini di consumo a fasce orarie diverse da quelle che conosci può intimidire più che divertente. Ma resta con noi: non richiede una rivoluzione interiore, solo qualche aggiustamento.
Per iniziare, se il tuo serbatoio dell'acqua calda oppure i tuoi elettrodomestici non sono ancora programmabili, potrebbe essere il momento di pensarci seriamente. Un'opzione di automazione (timer o hardware collegato) ti cambierà letteralmente la vita. I dispositivi all'avanguardia sono diventati molto accessibili e, francamente, è il tipo di investimento che si ripaga rapidamente. Immagina, ad esempio, che il programma giornaliero della lavatrice ti faccia risparmiare qualche euro nel corso dell'anno. Casualmente, nell'arco di 12 mesi, si tratta di un abbonamento Netflix o di una buona raclette con gli amici, giusto?
Successivamente, dai un'occhiata alle tue app di gestione dell'energia. Negli ultimi anni la tecnologia ha semplificato le nostre vite e questa non fa eccezione alla regola. Molti strumenti ti permettono di visualizzare i tuoi consumi e comprendere meglio le fasce effettive delle tue future ore non di punta direttamente dal tuo smartphone (pratico e un po' divertente, in più).

Se dopo averci letto vi siete finalmente dotati di un sistema domotico, basterà rivedere un po' gli scenari per regolare le fasce orarie comandando l'attivazione dello scaldabagno, la ricarica dell'auto, delle lavatrici, ecc.
Buone notizie per il portafoglio (e per il pianeta)
Ciò che è entusiasmante in tutto questo guazzabuglio orario è che c’è un reale desiderio di collegare i benefici ambientali ed economici. Spostando il nostro consumo di energia in periodi in cui viene prodotta a costi inferiori, aiutiamo a ottimizzare le risorse (lunga vita alle turbine eoliche che funzionano a piena capacità!) e limitiamo l’uso di centrali elettriche fossili durante i picchi. Doppia vittoria, vero?
Gli stessi fornitori di energia si stanno allineando senza intoppi, il che significa meno problemi amministrativi e maggiore armonizzazione negli anni a venire. Per il momento non ti resta che attendere di essere informato ufficialmente sugli orari del tuo fornitore di energia elettrica in modo da poter mettere a posto il tutto serenamente.
In breve, cambiamento convalidato e, con un po' di organizzazione, l'intera gestione elettrica domestica potrebbe passare a un livello superiore. Monitoriamo i comunicati stampa di ciascun fornitore per conoscere con precisione gli slot adeguati… e fino ad allora, ricorda una cosa: piccole azioni, grandi impatti. Il prossimo bucato fresco diurno potrebbe farti risparmiare qualche chilowattora (e alleviare la tensione su un'altra centrale elettrica a carbone). Preparate le vostre lavatrici, via!